MeloDigit
La Storia
Nel 2009, il Club, assieme al Comune di Milano (Assessorato alla Ricerca, Innovazione, Capitale Umano) e Unicredit Banca, attraverso il progetto MeloDigit ha aiutato il Conservatorio a continuare l'implementazione della propria Biblioteca Digitale.
Detto progetto si è posto l’obiettivo di digitalizzare una selezione di documenti conservati nella Biblioteca del Conservatorio di Milano, in modo da poterli mettere on-line.
Tra il ricco patrimonio della Biblioteca è stata selezionata una documentazione unica e peculiare per rappresentare la cultura e la produttività della città di Milano nel mondo: il melodramma dell'Ottocento.
Infatti, un provvedimento del Governo austriaco del 31 gennaio 1816 stabiliva che una copia di tutte le opere musicali rappresentate negli Imperial Regi Teatri milanesi - innanzitutto la Scala - venisse inviata gratuitamente alla Biblioteca del Regio Conservatorio, sia per motivi di conservazione, sia per fornire la Biblioteca di testi utilizzabili dagli studenti.
Grazie a tale decreto, in vigore sino all'Unità d'Italia, la Biblioteca ricevette oltre 500 partiture manoscritte di opere teatrali oggi conservate nel fondo Partiture Teatrali Manoscritte. Considerato che per consuetudine gli editori non pubblicavano le partiture complete delle opere teatrali, bensì le loro riduzioni per voci e pianoforte in spartiti, ovvero pubblicavano manifestazioni delle opere prive della strumentazione, e vista inoltre l'importanza di Milano come centro di produzione teatrale melodrammatica nazionale e internazionale, il provvedimento del 1816 determinò per la Biblioteca del Conservatorio la formazione di una fra le più rare, ricche e importanti raccolte di musica teatrale operistica del primo Ottocento italiano.
La digitalizzazione e pubblicazione on-line di questi documenti del Conservatorio ha avuto come intento il recupero, con le più moderne tecnologie, di un repertorio musicale ancor oggi in voga nei maggiori teatri del mondo, che aveva visto proprio a Milano una delle sue più alte realizzazioni artistiche, espresse nei capolavori di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, permettendone inoltre una più completa conoscenza e fruizione da parte di studiosi e amatori di tutto il mondo.
L'entità dei finanziamenti ha permesso la digitalizzazione di parte del fondo Partiture Teatrali Manoscritte, essendo stati trattati circa 100 documenti.
(Il progetto è attualmente terminato)